La scienza nascosta nella letteratura per l’infanzia

Oggetti colorati che si vedono solo se illuminati, un leopardo e una pantera che si innamorano, papà ippocampo che porta con sé le uova dei cuccioli, farfalle dai colori meravigliosi che scoprono il mondo nel breve spazio della loro esistenza, una bambina che mette il suo cuore in bottiglia alla scomparsa del nonno… Sono i temi centrali di alcuni tra i più apprezzati albi illustrati per l’infanzia contemporanei, veri capolavori di narrazione linguistica e di immagine. Tutte narrazioni che, seppur ben lontane da intenti espliciti di “divulgazione scientifica”, contengono elementi scientifici e, anzi, talvolta è proprio su questi che si basano. Scoprire questa scienza nascosta nelle narrazioni per l’infanzia apre a nuove prospettive di lettura e di utilizzo del libro in contesti di didattica formale e non, sia a casa che nei luoghi educativi. Del resto, anche Gianni Rodari nella sua “Grammatica della fantasia” affermava che il pensiero scientifico affonda le radici nello stesso humus da cui nascono creatività e immaginazione.