La Farmacologia è una disciplina di base, incardinata nelle esigenze cliniche, imprescindibile da ogni declinazione patologica. Eppure la maggior parte dei farmaci, fino ai primi anni ’90, è stata testata soltanto su individui di sesso maschile. Si parte dall’assunto che uomini e donne, oltre la sfera sessuale, siano eguali, dunque non occorra studiare l’andamento delle malattie in base al genere. Escludere le donne dai test semplifica l’analisi, garantendo un campione omogeneo: le donne hanno il ciclo mestruale, assumono contraccezione ormonale, partoriscono, vanno in menopausa. Studiare un campione di soli maschi è più semplice. Eppure un’analisi di genere è condizione necessaria per evitare che ampia parte della popolazione continui a ricevere trattamenti decisamente poco appropriati. Attraverso un format divulgativo concepito per essere fruito online, gli studenti saranno protagonisti della discussione. Nei 90 minuti del talk potranno inviare messaggi, porre domande e prendere parte a sondaggi, interagendo in maniera continua con la relatrice per capire fino in fondo cosa significa farmacologia di genere.